Obiettivi
Individuare le migliori tecniche di estrazione e confezionamento per ottimizzare la qualità tecnologica e nutrizionale ed estendere la shelf life dell’olio extra vergine di oliva utilizzando contenitori a basso impatto ambientale.
Risultati attesi
- Mettere a punto di nuove tecniche di estrazione dell’olio e ottimizzare quelle esistenti
- Estendere la durata di conservazione e mettere a punto nuove soluzioni di imballaggio per ridurre le perdite di olio
Task 2.1 Innovazione tecnologica
Le ricerche saranno finalizzate all'ottimizzazione e alla messa a punto di nuove tecnologie di estrazione attraverso uno studio di durata biennale fatto su due cultivar, una a basso e l’altra ad alto contenuto di fenoli.
L’Università di Bari valuterà l’impiego del carbonato di calcio come coadiuvante per l’estrazione dell’olio verificandone gli effetti sulla resa, sulla qualità e sui consumi energetici. Il carbonato di calcio sarà testato in diverse quantità e granulometria per valutare la sua incidenza su resa in olio, qualità, contenuto finale di acqua e consumo energetico dell'impianto. Inoltre verrà valutato il suo possibile effetto chiarificante. L’Università di Sassari valuterà due diverse tecnologie di estrazione: una tradizionale e una innovativa caratterizzata da un basso effetto ossidante.
Partner
Università di Bari
Università di Sassari
Task 2.2 Innovazione del packaging
L'innovazione del packaging sarà indagata su tre diversi oli extravergini di oliva con contenuto di antiossidanti basso, medio e alto per migliorare la durata di conservazione contenendo i costi e per trovare confezioni alternative al vetro riducendo i problemi di degradazione dovuti alla luce. Saranno studiate nuove geometrie di packaging per diminuire lo spreco di olio durante l’uso. La sostenibilità dei nuovi imballaggi sarà poi valutata per mezzo di LCA (task 5.1).
Partner
Università di Milano