Obiettivi
Riutilizzare i sottoprodotti per ottenere composti da utilizzare come integratori alimentari, per la produzione di alimenti funzionali e per produrre biogas.
Risultati attesi
- Definizione delle migliori tecniche di estrazione per recuperare composti biologicamente attivi dai sottoprodotti dell'estrazione dell’olio extravergine di oliva e analisi del loro saggio in vitro, in vivo ed ex vivo
- Studio e messa a punto della migliore tecnica di incapsulamento dei composti funzionali estratti dai sottoprodotti
- Individuare le migliori tecnologie per la produzione di biogas dai sottoprodotti
- Produzione di composti bioattivi incapsulati per industrie alimentari e farmaceutiche
Task 3.1 Estrazione e caratterizzazione di composti bioattivi dai sottoprodotti
3.1 A L’Università di Bari studierà come ottenere estratti ricchi di polifenoli da foglie, acque reflue di frantoio e sansa di oliva utilizzando ultrasuoni, acqua e/o etanolo. L’Università di Reggio Calabria applicherà il metodo Lafka per ottenere gli estratti dalle acque di vegetazione.
Partner
Università di Bari
Università di Reggio Calabria
3.1 B Verrà effettuata la caratterizzazione chimica e tecnologica degli estratti ricchi di polifenoli tenendo conto dei diversi fattori agronomici che ne influenzano le caratteristiche. Le Università di Bari e di Reggio Calabria testeranno anche l'attività antimicrobica che possono avere gli estratti nel terreno.
Partner
Università di Bari
Università di Reggio Calabria
Università di Teramo
3.1 C Verrà valutata l’attività biologica degli estratti per determinare le proprietà antiossidanti nelle cellule renali, epatiche e polmonari e per capire il diverso grado di sensibilità rispetto ai polifenoli dell'olivo. La capacità antiossidante degli estratti sarà saggiata anche per valutare la proliferazione cellulare e la potenziale capacità di impatto sulle cellule tumorali.
Partner
Università di Bari
Università di Sassari
Task 3.2 Produzione di alimenti funzionali arricchiti utilizzando composti estratti dai sottoprodotti
Sarà studiata la possibilità di arricchire prodotti alimentari con estratti ottenuti dai sottoprodotti dell'estrazione dell’olio per produrre alimenti funzionali innovativi. Dopo la caratterizzazione chimica, tecnologica e biologica, gli estratti fenolici selezionati verranno aggiunti in diversi prodotti alimentari come ingrediente incapsulato e non.
3.2 A Gli estratti fenolici caratterizzati nel task 3.1 saranno inviati alle Università coinvolte nelle ricerche per la produzione di alimenti funzionali.
Partner
Università di Bari
Università di Reggio Calabria
3.2 B Gli estratti fenolici selezionati dalle Università partner saranno utilizzati per produrre alimenti funzionali quali insalate e prodotti a base di pasta fresca (a cura dell’Università di Milano) e prodotti da forno senza glutine (a cura dell’Università di Sassari). Il potere antiossidante sarà valutato anche durante lo stoccaggio al fine di studiare la stabilità degli alimenti funzionali durante la shelf-life.
Partner
Università di Milano
Università di Sassari
3.2 C Verranno eseguiti dei test per l’incapsulamento degli estratti fenolici quali ingredienti funzionali innovativi sia allo stato liquido che allo stato solido, con lo scopo di migliorare la stabilità degli estratti e aumentare la loro solubilità e compatibilità in diversi alimenti.
Partner
Università di Parma
Università di Teramo
3.2 D Verranno indagati gli effetti sulle caratteristiche e sulle proprietà sensoriali di salse, prodotti dolciari e prodotti da forno arricchiti con estratti fenolici incapsulati.
Partner
Università di Parma
Università di Teramo
Task 3.3 Produzione di biogas dai sottoprodotti
Sarà effettuato uno studio per la produzione di biogas dai sottoprodotti dell’estrazione dell’olio (acque di vegetazione e sansa) miscelati con la frazione organica di rifiuti solidi urbani a diverse percentuali. La miscela con maggior resa verrà testata per ottimizzare la produzione di biogas.
Partner
Università di Reggio Calabria