Al progetto lavoreranno otto centri di ricerca italiani: il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II che è capofila del progetto, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Politecnico di Bari, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti dell’Università di Firenze, le Università degli Studi di Milano, del Salento e di Torino e l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del C.N.R. di Avellino.
La ricerca metterà a punto best practices per l’olivicoltore e il frantoiano per incrementare e preservare il contenuto in molecole ad elevato valore salutistico nelle olive e nell’olio. Particolare attenzione sarà dedicata alla trasformazione industriale, con innovazioni impiantistiche che saranno testate in tre differenti areali italiani - Puglia, Campania e Toscana - per coniugare rese produttive elevate con l’alta qualità nutrizionale, salutistica e sensoriale dell’olio. Il progetto si pone anche l’obiettivo di redigere un protocollo per la determinazione delle sostanze biofenoliche in modo da armonizzare la legislazione europea e dei paesi membri del COI - Comitato Oleico Internazionale. Nel progetto verrà elaborata anche una proposta per detassare l’olio extravergine di oliva di qualità con un duplice obiettivo: da un lato quello di spingere gli olivicoltori a innovare le tecniche produttive e dall’altro di incentivare l’uso dell’olio, il cui consumo contribuisce a migliorare la salute pubblica.
E sempre per incentivare il consumo di olio extravergine di oliva italiano saranno studiate nuove tecniche di comunicazione basate sul neuromarketing - ancora poco utilizzato dal settore - per diffondere l’alta qualità salutistica del prodotto e consolidare la cultura dell’olio in tutti gli attori della filiera. Verrà così promosso l’uso di claims che valorizzano l’alta qualità salutistica del prodotto, al fine di sfruttarne le elevate potenzialità a vantaggio dei produttori di olio italiani.
COMPETiTiVE è stato scelto, con i progetti VIOLIN e S.O.S., da esperti internazionali che hanno valutato, con criteri di peer review, trentotto proposte presentate sul bando da 2,5 milioni di euro messi a disposizione da Ager per sostenere la ricerca scientifica nella filiera olivicola. L’inizio del progetto, di durata biennale, è previsto per l’autunno 2016.