A Lecce concluso EGO Enogastro Orbite. Tra i protagonisti anche l’olio.

L’umanesimo della cucina riparte da Lecce con EGO, Enogastro Orbite. Tre giornate intense di congressi, masterclass, degustazioni, confronti serrati ed emozionanti sul vino e sull’olio. E proprio dagli oli ha preso il via il più grande festival enogastronomico del Sud Italia, con un focus sulla contraffazione e sulla valorizzazione delle cultivar con gli interventi di Maria Giovanna D’Amore dell’Ispettorato della Tutela e della Qualità e della Repressione e Frodi dei prodotti agroalimentari, di Nicola Talamo e Matteo Storelli dell’Ufficio delle Dogane di Lecce, di Savino Muraglia presidente di Coldiretti Puglia e di Vito Paradiso dell’Università degli Studi di Bari (nella foto in copertina) e ricercatore del progetto S.O.S. sostenuto da Ager.

 

“Vogliamo parlare di olio in termini positivi, pensando alla valorizzazione delle cultivar e non necessariamente piangendo sul problema grave della xylella. Vorremmo che da questo Festival partissero messaggi positivi e tesi allo sviluppo e alla ricerca” hanno detto gli organizzatori di Ego Festival in apertura del convegno. E di pari mood è stato l’intervento del professor Vito Paradiso che ha riportato alla platea lo stato dei lavori del progetto S.O.S. Tre le parole chiave intorno alle quali si è sviluppato il ragionamento proposto dal ricercatore: qualità, biodiversità e sostenibilità. Nella sala conferenze del Chiostro dei Domenicani, il ricercatore ha presentato lo sviluppo di un metodo di analisi a bassissimo impatto ambientale per determinare il contenuto in polifenoli degli oli extravergine di oliva, eseguibile anche in frantoio. «Una caratteristica compositiva degli oli - ha spiegato il docente universitario - che è strettamente connessa ad importantissime proprietà sensoriali e salutistiche. La possibilità di determinare i polifenoli in modo rapido, sicuro ed economico può favorire, oltre ad una corretta gestione delle fasi di produzione degli oli, una più certa comunicazione delle caratteristiche del prodotto. Oltre a questo, in ultima analisi, una più favorevole collocazione sul mercato. Rendere questa caratteristica di dominio comune, come altre molto più note come ad esempio l'acidità, può essere un contributo allo sviluppo di una più matura cultura dell’olio».

 

Il festival, alla sua prima edizione, ha registrato numeri di tutto rilievo: ventisei gli incontri, con 3.500 persone che nelle sale allestite nel Chiostro dei Domenicani hanno seguito alternativamente le lezioni degli chef, dei pizzaioli, degli uomini e delle donne di sala, dei bartender. Più di 1000 i calici consegnati per degustare la selezione di metodo classico italiano e degli champagne arrivati a Lecce. Immancabili i bicchierini per gli Spirits e per gli oli. L’appuntamento con la seconda edizione è per il 16, 17 e 18 febbraio 2020.

La nostra ricerca: S.O.S.

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