Nel progetto S.O.S. ci siamo posti l’obiettivo di valutare l’impatto ambientale delle analisi effettuate sia sulle olive (pasta di olive) che sull'olio. Tra queste troviamo le analisi tradizionali o distruttive e le tecnologie di analisi definite non distruttive, nello specifico la spettroscopia nel visibile (vis) e nel vicino infrarosso (NIR). La valutazione dell’impatto ambientale confronta le diverse tipologie di analisi.
Ad esempio, si è verificato che la analisi tradizionali consistono nell’utilizzo di un metodo che distrugge il campione e prevede l’utilizzo sia di reagenti che di diversi strumenti analitici. L’analisi spettroscopica prevede che durante la misura le olive o l’olio vengano investite da una radiazione luminosa (vis-NIR) prodotta da un sistema di illuminazione. La componente riflessa dalla matrice alimentare (oliva o olio) viene acquisita da uno spettrofotometro e registrata tramite il software di gestione dello strumento. In questo modo lo strumento legge le caratteristiche ottiche del campione, penetrando i primi strati di polpa (pochi millimetri). La spettroscopia non richiede l’utilizzo di reagenti, necessita di un solo strumento e non prevede l’inquinamento del campione che quindi non costituisce uno spreco. Un ulteriore vantaggio nella caratterizzazione delle olive e dell’olio mediante spettroscopia vis-NIR è quello di effettuare l’analisi di più parametri contemporaneamente e quindi stimare i parametri qualitativi effettuati mediante i metodi tradizionali.
Il metodo di studio utilizzato per la valutazione dell’impatto ambientale è chiamato Life Cycle Assessment (LCA) o impatto del ciclo di vita, questo metodo prende in considerazione ogni componente che entra (input) ed esce (output) dal sistema di analisi, offrendo come risultato un insieme di valori che sono facilmente comprensibili e comparabili tra di loro. La figura 1 riporta il confronto tra l’impatto ambientale delle tre analisi che tradizionalmente vengono effettuate su campioni di olive (contenuto di acqua, olio e polifenoli) e la rispettiva analisi con la spettroscopia vis-NIR. È evidente come la tecnologia non distruttiva sia “ambientalmente” più vantaggiosa per ogni categoria di impatto (asse delle ascisse). La figura 1 riporta valori normalizzati secondo riferimenti riconosciuti a livello mondiale (asse delle ordinate), in modo da permettere il confronto tra più valori (con unità di misura differenti) in una singola rappresentazione grafica. In tabella 1 invece sono riportati i valori reali; quindi per ogni categoria di impatto viene riportato un valore che esprime l’equivalente di sostanza inquinante prodotta dalla esecuzione di ogni analisi. L’ultima colonna rappresenta il rapporto tra i valori di sostanza inquinante prodotta da un’analisi vis-NIR e quelle tradizionali, ovvero identifica quante analisi vis-NIR si devono effettuare per raggiungere lo stesso valore di inquinante prodotto dall’analisi tradizionale. Sia per la matrice oliva che olio, la tecnologia vis-NIR mostra un impatto ambientale medio 36 volte più basso rispetto alla tecnologia tradizionale.
Categorie di impatto |
Unità di misura |
Spettroscopia vis-NIR |
Analisi tradizionale |
Rapporto |
Cambiamento climatico |
kg CO2eq |
0,15009091 |
6,42102640 |
42,78 |
Esaurimento ozono |
kg CFC-11eq |
0,00000001 |
0,00000049 |
41,48 |
Tossicità |
kg 1,4-DBeq |
0,11262900 |
2,82988280 |
25,13 |
Formazione ossidanti fotochimici |
kg NMVOC |
0,00042914 |
0,01816122 |
42,32 |
Formazione particolato |
kg PM10eq |
0,00021210 |
0,00888133 |
41,87 |
Acidificazione |
kg SO2eq |
0,00068475 |
0,02867932 |
41,88 |
Eutrofizzazione acqua |
kg Peq |
0,00009763 |
0,00322508 |
33,03 |
Eco tossicità acqua |
kg 1,4-DBeq |
0,00176893 |
0,05293659 |
29,93 |
Eco tossicità marina |
kg 1,4-DBeq |
0,00172999 |
0,04958358 |
28,66 |
Trasformazione del suolo |
m2 |
0,00002336 |
0,00097119 |
41,58 |
Esaurimento metalli |
kg Feeq |
0,02283486 |
0,51633759 |
22,61 |
Esaurimento combustibili fossili |
kg olioeq |
0,04800220 |
2,07878870 |
43,31 |